Cos’è il Network Marketing

Cos’è il Network Marketing?

Il Network Marketing (o Multilevel Marketing, MLM) è un modello di business basato sulla vendita diretta di prodotti o servizi tramite una rete di distributori indipendenti. Questi distributori non solo vendono prodotti, ma possono reclutare altri venditori nella loro rete. I guadagni derivano sia dalle proprie vendite dirette sia da una percentuale delle vendite realizzate dalla rete di venditori reclutati.

Questo sistema differisce dai canali tradizionali di distribuzione poiché elimina intermediari come grossisti o rivenditori, puntando invece su una struttura di vendita basata sul passaparola e sul contatto diretto tra venditore e cliente.

La Legge 173/2005 sul Network Marketing in Italia

La Legge 173/2005 regola le attività di vendita diretta a domicilio, inclusi i sistemi di Network Marketing, al fine di garantire trasparenza, legalità e tutela dei partecipanti.

Argomenti principali:

Divieto dei sistemi piramidali

La legge vieta i cosiddetti schemi piramidali o sistemi di vendita che si basano prevalentemente sul reclutamento di nuovi partecipanti piuttosto che sulla vendita di prodotti o servizi reali.

In uno schema piramidale, i guadagni derivano principalmente dai soldi investiti dai nuovi partecipanti, non dalla vendita di beni o servizi.

Contratto scritto per gli incaricati alla vendita

Chi aderisce al Network Marketing deve firmare un contratto scritto con l’azienda promotrice.

Questo contratto deve specificare chiaramente i diritti e i doveri del venditore, il piano compensi e le condizioni di recesso.

Diritto di recesso senza penali

Gli incaricati hanno diritto di recedere dal contratto entro 10 giorni dalla firma, senza penali.

È garantita anche la possibilità di restituire i prodotti invenduti entro 30 giorni dal recesso, ottenendo il rimborso del valore residuo.

Trasparenza del piano compensi:

L’azienda è obbligata a fornire una descrizione dettagliata del piano compensi, indicando chiaramente come vengono calcolati i guadagni.

È vietato promettere guadagni facili o illimitati senza impegno concreto di vendita.

Protezione contro obblighi di acquisto eccessivi

È vietato imporre agli incaricati l’acquisto di quantità eccessive di prodotti come condizione per entrare o restare nel sistema.

Gli incaricati non possono essere obbligati a pagare somme sproporzionate per kit di avvio o materiale promozionale.

Tutela dei consumatori

La legge garantisce che i consumatori finali ricevano informazioni chiare e veritiere sui prodotti e abbiano diritto al recesso entro 10 giorni dall’acquisto.

Sanzioni

La legge prevede sanzioni amministrative e penali per le aziende e gli individui che violano le disposizioni, in particolare nel caso di schemi piramidali o altre pratiche ingannevoli.

Sintesi: La Legge 173/2005 mira a distinguere il Network Marketing legale dagli schemi piramidali, proteggendo sia i venditori che i consumatori con regole di trasparenza, diritti contrattuali e obblighi chiari per le aziende.

Molti scambiano il Network Marketing con la Catena di Sant’Antonio, ma ci sono molte sostanziali differenze. La differenza fondamentale tra Network Marketing e una Catena di Sant’Antonio risiede nella legalità, nella struttura del sistema e nella fonte dei guadagni. Ecco una spiegazione dettagliata:

  1. Network Marketing (o Multilevel Marketing, MLM)

Il Network Marketing è un modello di vendita diretto e legale, basato sulla commercializzazione di beni o servizi. I partecipanti guadagnano sia dalle proprie vendite sia da una percentuale delle vendite effettuate dalla rete di distributori reclutati.

Caratteristiche principali:

Vendita di prodotti o servizi reali: Il guadagno principale deriva dalla vendita di beni o servizi al consumatore finale.

Reclutamento secondario: Anche se è possibile guadagnare reclutando altri partecipanti, il sistema deve basarsi principalmente sulla vendita diretta e non solo sull’espansione della rete.

Regolamentazione: È legale e regolato dalla Legge 173/2005 in Italia, che vieta pratiche scorrette e schemi piramidali.

Sostenibilità: I partecipanti possono entrare o uscire senza obblighi sproporzionati, e l’azienda deve garantire trasparenza nei compensi.

Esempio: Un venditore che promuove prodotti per la cura della pelle guadagna una percentuale sia dalla vendita diretta di tali prodotti sia dalle vendite effettuate dai membri del suo team.

  1. Catena di Sant’Antonio

La Catena di Sant’Antonio (o schema piramidale) è un sistema illecito in cui i guadagni derivano esclusivamente o prevalentemente dal reclutamento di nuovi partecipanti, piuttosto che dalla vendita di beni o servizi.

Caratteristiche principali:

Nessun prodotto o servizio reale: Non c’è una vendita concreta di beni o servizi, oppure i prodotti sono un pretesto senza reale valore.

Guadagni basati sul reclutamento: I partecipanti devono versare una quota iniziale, e i guadagni dipendono esclusivamente dal reclutamento di nuovi membri che a loro volta versano denaro.

Sistema insostenibile: Essendo basato sul continuo ingresso di nuovi membri, il sistema collassa non appena la crescita si arresta, lasciando la maggior parte dei partecipanti in perdita.

Illegale: Vietato dalla Legge 173/2005, in quanto costituisce una frode ai danni dei partecipanti.

Esempio: Una persona entra in una “catena” pagando 200 euro con la promessa di guadagni futuri se trova 5 altre persone che pagheranno la stessa somma. Questi soldi vengono distribuiti ai membri già esistenti, senza alcun prodotto o servizio venduto.

In sintesi

Il Network Marketing è un modello di business legale e strutturato, che si concentra sulla vendita di prodotti o servizi. La Catena di Sant’Antonio, invece, è uno schema fraudolento basato sul reclutamento continuo di persone, che non genera valore reale e causa perdite per la maggior parte dei partecipanti.

Il Green Sharing: un esempio perfetto di Network Marketing

Un caso esemplare di Network Marketing è rappresentato dal modello Green Sharing, che promuove la diffusione di soluzioni energetiche sostenibili attraverso una rete di collaboratori indipendenti.

Il Green Sharing si basa su:

  • Prodotti e servizi reali e utili: Fornitura di energia elettrica, gas naturale e installazione di pannelli fotovoltaici per privati e condomini, contribuendo alla transizione energetica sostenibile.
  • Collaborazione e condivisione: I partecipanti non solo promuovono soluzioni energetiche, ma possono anche ampliare la rete reclutando altri collaboratori.
  • Benefici condivisi: I guadagni derivano sia dalle vendite dirette di servizi energetici sia da una percentuale delle vendite realizzate dalla rete.

Grazie alla combinazione di un prodotto etico e richiesto sul mercato, il Green Sharing è un modello che massimizza le opportunità offerte dal Network Marketing, contribuendo anche a un impatto ambientale positivo.

Regime Fiscale del Network Marketing

La Legge 17 agosto 2005, n. 173 disciplina la vendita diretta a domicilio e tutela il consumatore dalle forme di vendita piramidali.

Per un networker che supera i 5.000 euro netti annui di provvigioni, gli adempimenti fiscali sono i seguenti:

  1. Apertura della Partita IVA: Superata la soglia di 5.000 euro netti (equivalenti a circa 6.410,26 euro lordi, considerando una deduzione forfettaria del 22%), l’attività è considerata abituale, rendendo necessaria l’apertura della Partita IVA.
  2. Iscrizione alla Gestione Separata INPS: È obbligatoria l’iscrizione alla Gestione Separata dell’INPS. I contributi previdenziali sono calcolati solo sulla parte eccedente i 5.000 euro annui.
  3. Regime IVA: Con l’apertura della Partita IVA, è necessario applicare l’IVA sulle fatture emesse per le provvigioni. Gli incaricati alle vendite possono beneficiare di una contabilità semplificata per l’IVA.
  4. Tassazione delle Provvigioni: Le provvigioni sono soggette a una ritenuta alla fonte del 23% sull’imponibile ridotto del 22%, risultando in un’aliquota effettiva del 17,94%. Questa ritenuta è a titolo definitivo, esonerando il percettore dall’obbligo di dichiarazione dei redditi per tali compensi.

È consigliabile consultare un commercialista per assicurarsi di adempiere correttamente a tutte le normative fiscali e previdenziali vigenti.

Chi ha regime forfettario può fare il networker?

Sì, chi aderisce al regime forfettario può svolgere l’attività di networker, purché rispetti le condizioni previste dalla normativa fiscale e previdenziale. Ecco alcune considerazioni importanti:

1. Compatibilità del regime forfettario con l’attività di networker

  • Il regime forfettario è accessibile ai contribuenti che rispettano determinati requisiti, tra cui il limite di ricavi annui (attualmente 85.000 euro dal 2023).
  • L’attività di network marketing può rientrare nel regime forfettario se il codice ATECO utilizzato è compatibile. Solitamente, si utilizza il codice 46.19.02 – Procacciatori di affari di vari prodotti senza prevalenza di alcuno.

2. Regime fiscale agevolato

  • Nel regime forfettario, non si applica l’IVA sulle fatture emesse, e si beneficia di un’imposta sostitutiva pari al 15% (ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività, se sussistono le condizioni per l’agevolazione).
  • Il reddito imponibile è calcolato applicando un coefficiente di redditività al fatturato. Per il networker, il coefficiente è generalmente il 78%.

3. Contributi previdenziali

  • Chi svolge l’attività di networker deve iscriversi alla Gestione Separata INPS, pagando i contributi previdenziali sulla base del reddito imponibile.
  • Per i forfettari non vi è il beneficio della deduzione di 5.000 euro prevista per i redditi occasionali. Quindi, tutti i ricavi sono assoggettati a contribuzione.

4. Limiti e incompatibilità

  • Il regime forfettario è incompatibile con alcune situazioni, ad esempio se il networker fattura prevalentemente a un ex datore di lavoro o svolge attività che comportano il controllo diretto di società di persone o SRL con attività connessa.
  • Non sono ammessi al regime coloro che superano i limiti di fatturato o che hanno percepito redditi di lavoro dipendente superiori a 30.000 euro, salvo il rapporto sia cessato.

Vantaggi del regime forfettario per il networker

  • Semplicità amministrativa: esonero dalla contabilità ordinaria e dall’obbligo di registrazione delle fatture.
  • Tassazione ridotta rispetto ai regimi ordinari.
  • Nessun obbligo di applicare l’IVA.

È comunque consigliabile confrontarsi con un commercialista per verificare la compatibilità della propria attività con il regime forfettario e gestire correttamente gli obblighi fiscali e previdenziali.

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